Il mondo dei social network si sono scatenati contro il presidente della Barilla che durante un'intervista radiofonica ha detto che non farà mai spot pubblicitari con coppie omosessuali in quanto la Barilla è per la famiglia tradizionale.
Su twitter è scattato l'hashtag di rivolta #boicottabarilla e le notizie di protesta rimbalzano su tutti i social network.
Arriva presto la risposta di Aurelio Mancuso, di Equality Italia, che tenta il boicottaggio via twitter: "Nessuno ha mai chiesto alla Barilla di fare spot con le famiglie gay, è evidente che si è voluta lanciare una offensiva provocazione per far sapere che si è infastiditi dalla concreta presenza sociale, che è anche un segmento importante di consumatori. Raccogliendo l'invito del proprietario della Barilla a non mangiare la sua pasta, rilanciamo con una campagna di boicottaggio di tutti i suoi prodotti"
Anche nel mondo politico ci sono state reazioni alla vicenda. E' Alessandro Zan di Sel che rilancia l'idea del boicottaggio economico: "Aderisco al boicottaggio della Barilla e invito gli altri parlamentari, almeno quelli che non si dimettono, a fare altrettanto".
E se fosse una trovata pubblicitaria di cattivo gusto?
Su twitter è scattato l'hashtag di rivolta #boicottabarilla e le notizie di protesta rimbalzano su tutti i social network.
Arriva presto la risposta di Aurelio Mancuso, di Equality Italia, che tenta il boicottaggio via twitter: "Nessuno ha mai chiesto alla Barilla di fare spot con le famiglie gay, è evidente che si è voluta lanciare una offensiva provocazione per far sapere che si è infastiditi dalla concreta presenza sociale, che è anche un segmento importante di consumatori. Raccogliendo l'invito del proprietario della Barilla a non mangiare la sua pasta, rilanciamo con una campagna di boicottaggio di tutti i suoi prodotti"
Anche nel mondo politico ci sono state reazioni alla vicenda. E' Alessandro Zan di Sel che rilancia l'idea del boicottaggio economico: "Aderisco al boicottaggio della Barilla e invito gli altri parlamentari, almeno quelli che non si dimettono, a fare altrettanto".
E se fosse una trovata pubblicitaria di cattivo gusto?
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