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mercoledì, settembre 18, 2013

Muoversi a ritmo aiuta il linguaggio

Muoversi seguendo il tempo di un battito regolare è strettamente connesso al miglioramento delle capacità linguistiche.

Questo è quanto si apprende da un recente studio pubblicato sul giornale di neuroscienze (http://www.jneurosci.org/). Lo studio ha dimostrato che le persone in grado di eseguire meglio i test sul ritmo hanno mostrato di avere anche migliori prestazioni con i suoni parlati, con il linguaggio.

I ricercatori suggeriscono che la pratica musicale, soprattutto in giovanissima età, può contribuire a migliorare altre capacità, in particolare quelle linguistiche, giacché il ritmo è parte integrante del linguaggio.

"Sappiamo che seguire un ritmo con il corpo è una capacità fondamentale non solo per le prestazioni musicali ma anche per quelle collegate al linguaggio". Questo è quanto affermato dalla ricercatrice Nina Kraus dell'Auditory Neuroscience Laboratory della Northwestern University in Illinois.

I test sono stati condotti su molti ragazzi ai quali  è stato chiesto di picchiettare le dita sul tavolo al ritmo di un battito. La loro risposta è stata misurata e confrontata con quella di un metronomo di riferimento.

Inoltre, per meglio comprendere le basi biologiche di queste abilità ritmiche, sono state misurate le onde cerebrali.

Il risultato è stato sorprendente: chi otteneva risultati migliori nell'esercizio musicale aveva anche risposte neurali migliori verso i suoni parlati.

Ma non basta: onde musicali e onde cerebrali sono simili


La Prof.ssa Kraus, in un intervista alla BBC, sostiene che i bambini con difficoltà di lettura sono gli stessi che hanno difficoltà nell'eseguire il test musicale e seguire i battito.

L'elettroencefalogramma registrato durante il test ha mostrato un altro risultato importante: le onde cerebrali registrate e le onde sonore emesse durante il test corrispondono. "Potremmo anche prendere le onde cerebrali registrate e riprodurle con gli altoparlanti e suonerebbero come le onde sonore. Sembra che gli stessi ingredienti importanti per la lettura vengono rinforzati dall'esperienza musicale. Infatti i musicisti hanno delle risposte neurali-uditive molto efficienti".

giovedì, settembre 12, 2013

Facebook: censurata la campagna Benetton sull'infanzia

Adulti che si trasformano in croci per i bambini: un medico, un turista, un tecnico nucleare, un cardinale e un militare.

Queste le immagini forti scelte da Erik Raselo, direttore creativo di Fabbrica, l'agenzia di comunicazione visiva del gruppo Benetton, per la campagna "Los intocables" - “Gli intoccabili” promossa per far riflettere sulla condizione dell'infanzia nelle società contemporanee.

Erik Ravelo usando lo stesso linguaggio che ha reso complici etica ed estetica, ed insensibile chi ne abusa, con la campagna Los intocables serializza la crocifissione delle vittime di religione e turismo, guerre e nucleare, consumismo e mercato nero.

Le immagini certamente forti ma chiaramente rappresentative del problema dell'infanzia nella nostra società sono state oggetto di censura da parte di Facebook: “Sono abituato alla censura governativa di Cuba ma non a quella di Facebook. Non sono interessato a combattere contro il social, piuttosto voglio promuovere il mio lavoro"


Altra immagine della campagna di Benetton