domenica, aprile 23, 2006

Appunti su Marx - parte 5

La società moderna è una società capovolta perché i prodotti degli uomini sfuggono al loro controllo e finiscono per dominarli -> Alienazione/estraniazione
Anche lo stato subisce questa alienazione a causa della contrapposizione tra ricchi-poveri, capitalisti-operai. Lo stato cerca di superare queste contrapposizioni tentando di tenere insieme gli opposti. In realtà quello che prevale è sempre l'interesse della classe dominante (questo succede anche nella democrazia).
La divisione del lavoro è uno dei caratteri più evidenti della disgregazione. Compito della società comunista è di garantire il benessere e questo può essere raggiunto solo grazie alla grande industria. La trasformazione delle attuali società in società comuniste doveva essere un processo mondiale (questa idea proviene dalla visione finalistica della storia che vede il comunismo come il fine ultimo di un processo).

La società civile è il teatro di ogni storia, il complesso delle relazioni materiali fra gli individui. Per spiegare la storia bisogna partire dai rapporti materiali, di produzione socialmente condizionata.

Stato <-> sovrastruttura
società civile, sfera dei rapporti materiali <-> struttura

L'ideologia non è altro che il riflesso della struttura materiale ed è illusorio pensare di superare determinate ideologie senza superare, cambiare il motore materiale. La concezione della storia finora non ha colto il legame gra i rapporti materiali di produzione e le ideologie perché ha pensato il rapporto uomo-natura come astorico, non in continuo divenire.

Da un lato Marx critica aspramente Hegel e la sua filosofia della storia. Da un altro lato fa sue molte delle categorie di pensiero hegeliane: il funzionamento della società, la contraddizione (intesa non come semplice opposizione ma come contraddizione che implica un superamento della dualità), l'alienazione, la concezione finalistica e teleologica della storia.
Marx fa propria la concezione dell'alienazione religiosa di Feuerbach ma gli fa un rimprovero importante: la concezione del mondo sensibile si limita alla concezione dell'uomo e degli oggetti.
1) bisogna parlare degli uomini storicamente determinati;
2) uomo-natura non è semplice intuizione e non è qualcosa di statico ma è un continuo ripensamento.
E' vero che l'uomo è un ente naturale ma la natura è un prodotto sociale. La natura cambia continuamente sotto l'azione dell'uomo.

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